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L'assegnazione delle benemerenze civiche da parte del Comune di Cesano Boscone si svolge il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica. L'Amministrazione attribuisce un riconoscimento simbolico e pubblico, denominato “Premio Caesius”, a coloro che abbiano in qualsiasi modo giovato e reso onore alla città di Cesano Boscone.

 

 

Prima edizione "Premio Caesius" anno 2019

 

BRUNA BREMBILLA

Trasferitasi a Cesano a 9 anni dal paese bergamasco di Riviera d’Adda, intraprende la strada di insegnante dopo aver conseguito la maturità magistrale ed essersi specializzata nel sostegno ai portatori di handicap.

A partire dall’anno scolastico 1972/73, insegna per 20 anni presso la scuola elementare del quartier Tessera, sperimentando, con un piccolo gruppo di colleghe, una serie di attività integrative che avrebbero poi aperto la strada al tempo pieno.

Attiva nel sindacato e nel movimento femminista, si avvicina con spontaneità alla politica e, in un contesto fino ad allora caratterizzato da figure maschili, è la prima donna a ricoprire il ruolo di segretaria di sezione. Nel giro di pochi anni, dopo essere stata consigliera comunale prima e assessora poi, diventa la prima sindaca donna di Cesano Boscone.

Il suo mandato, dal 1992 al 2004 si caratterizza per il forte carico innovativo con cui le sue amministrazioni hanno ridisegnato il territorio dal punto di vista urbanistico, in particolare con l’introduzione della ZTL nel centro storico e la realizzazione del polo culturale di Villa Marazzi.

La sua Cesano vede crescere la rete dei servizi destinati alle persone, diventa più vivace dal punto di vista culturale e associativo. Al centro c’è l’obiettivo chiave di accrescere il senso di appartenenza alla comunità, amalgamando con brio culture e tradizioni delle diverse regioni d’Italia.

Al termine dell’esperienza da sindaco diventa Assessora all’ambiente della Provincia di Milano e Presidente del Parco Agricolo Sud Milano, rispetto al quale si ritaglia un notevole ruolo volto all’affermazione e alla valorizzazione a livello metropolitano di questa preziosa realtà, in termini ambientali e produttivi.

Dopo un mandato da consigliera provinciale, torna all’amato insegnamento, alle battaglie per la parità di genere e al lavoro di promozione culturale del circolo Donne Sibilla Aleramo, di cui attualmente è Presidente.

Simbolo di un impegno declinato al femminile, rimane per tutti “La Sindaca”.

 

ETTORE CORBO

Giunge a Cesano dalla sua amata Sicilia dopo gli studi classici. Come tanti ragazzi del Sud in cerca di un lavoro, trova impiego presso la Sacra Famiglia dove svolge l’attività di educatore. Anche se la carriera professionale lo porta al Corriere della Sera, ricorderà i due anni trascorsi all’istituto come il periodo più bello della sua vita.

Nello storico quotidiano milanese viene a contatto con le più prestigiose firme dell’epoca (Indro Montanelli, Walter Tobagi, Leo Valiani, per dirne alcune) e l’esperienza nel mondo della stampa - sia per le competenze acquisite che per la temperie culturale - lo porta a fondare il periodico “L’Incontro”.

L’Incontro, cui viene presto affiancata anche l’omonima radio locale, diventa – negli oltre 50 anni della sua storia – uno dei circoli associativi più briosi ed effervescenti del panorama del Sud-Ovest milanese. Anima il dibattito cittadino impersonificando la verve del fondatore; ospita soci di diverse età, creando un ponte tra generazioni. Numerose le personalità che sono passate da L’Incontro - poi affermatesi nel mondo del giornalismo, della politica, delle professioni, dell’arte - che l’hanno riconosciuto come Maestro.

A corredo degli articoli del giornale si trovano quasi esclusivamente le sue foto. La fotografia è la sua grande passione e per questo è animatore del circolo fotografico Cizanum, di cui diventa anche Presidente, e insegnante di un corso di fotografia gratuito che confluisce nei “Corsi fai da te”, un’altra sua creatura. I numeri de L’Incontro si accompagnano a un archivio fotografico unico, sicuramente la più ricca fonte di contenuti visivi su Cesano nel corso degli anni. Ha preso parte anche alla vita politica del paese, svolgendo negli anni settanta - per il partito socialista - anche l’incarico di assessore alla cultura.

È mancato un anno fa.

C’è molto dell’identità di Cesano nella storia di un ragazzo di Sicilia che diventa il maggiore testimone, dal dopoguerra in poi, dei cambiamenti sociali, dell’evoluzione dei costumi, dello sviluppo e dei personaggi del paese che l’ha adottato.

Di molto di ciò che ha raccontato dalle righe del giornale ed immortalato con le sue fotografie, è stato schivo ma vulcanico protagonista.

Oltre alle sue opere, resta il ricordo del personaggio dal sorriso generoso e amabilmente pasticcione; la sua bici d’epoca, le bretelle e la coppola, le pirotecniche e coraggiose discussioni con tutti e con un pensiero e un'attenzione per ciascuno.

 

FERRUCCIO FABBRI

Cresce a Milano, vivendo da bambino il dramma della seconda guerra mondiale in una famiglia antifascista.

Tra i primi, si trasferisce nel 1968 in Tessera con la giovane famiglia dove avvia un impegno sociale per migliorare le condizioni di isolamento e l’assenza di servizi quali scuole, asili e strutture sociali. Entra a far parte del comitato di quartiere e insieme ad altri inquilini fonda la società calcistica Polisportiva Tessera.

Nonostante un grave infortunio patito in montagna che lo condannerà ad essere immobilizzato per molti mesi, grazie all’incontro con il nuovo parroco don Vanni Padovani, si fa promotore di un’associazione di genitori che si batte per avere edifici ed aule adeguate, per migliorare il rapporto con gli insegnanti e sposa le grandi lotte quali la scuola a tempo pieno. Parallelamente è tra i leader delle rivendicazioni degli inquilini del quartiere, con cortei e presidi presso il municipio e addirittura storiche occupazioni della SS Vigevanese, che hanno ampio risalto sulla stampa milanese e che lo hanno visto rinviato a giudizio presso il Tribunale di Milano. Processo da cui è risultato assolto insieme a tutti gli altri imputati.

Entra per la prima volta in consiglio comunale come consigliere nel 1969 e successivamente aderisce al PCI, nelle cui fila era stato eletto come indipendente, portando nel dibattito cesanese i temi, allora all’avanguardia, di diverse esperienze educative e scolastiche dei principali centri dell’Emilia Romagna con cui alimenta i contatti.

Successivamente, da assessore all’urbanistica e al decentramento amministrativo, nella redazione del piano regolatore, si spende per individuare adeguati spazi per le scuole, per i luoghi di aggregazione, sportivi e di svago da un lato, e dall’altro per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica attraverso l’istituzionalizzazione dei Consigli di Quartiere.
Tra il 1981 e il 1985 è Sindaco di Cesano Boscone e caratterizza il suo mandato - tra le altre opere - per la realizzazione di un polmone verde al baricentrico del paese, il parco Pertini; per l’acquisto a patrimonio pubblico di Villa Marazzi, poi polo culturale; per la costruzione di un moderno centro cottura pasti centralizzato nel complesso scolastico di via Libertà e per l’intuizione di una piazza per il mercato ambulante.

Al termine dell’esperienza amministrativa, su richiesta della partigiana Cesani “Ceda”, rilancia la sezione ANPI locale che viene portata a modello per Milano e provincia per la qualità di convegni, progetti nelle scuole e viaggi della memoria, nel corso dei quali l’ANPI funge da ambasciatrice del nostro comune in Italia e all’estero.

Su pressione di molti soci, nel 2004 viene chiamato a dirigere, in qualità di Presidente, il circolo ARCI “Terranova”, dilaniato da diverse situazioni conflittuali che normalizza. Riesce a rilanciare il circolo quale centro culturale e di aggregazione, nel bel mezzo del quartiere Tessera.

Oltre a questo incarico che mantiene tuttora è attivo nel direttivo milanese di Anpi ed è membro del comitato direttivo di Arci Lombardia.

 

RENATO GELLI

Da oltre 30 anni si dedica all’aiuto infaticabile verso i più bisognosi, siano essi emarginati, famiglie in difficoltà per la casa, giovani senza lavoro, donne costrette a prostituirsi, anziani soli.

È tra i primi ad impegnarsi, fin dagli anni ’80, rispetto al complesso tema dell’immigrazione straniera, favorendo, oltre a percorsi di sostegno, occasioni di incontro e di scambio culturale.

Partendo dalla convinzione che l’integrazione parta dalla conoscenza della lingua, fonda la prima scuola di italiano per stranieri del nostro territorio, intitolata allo studente senegalese Diaw Demba, prematuramente scomparso a 25 anni.

Attento allo sviluppo dello sport e di attività in grado di coinvolgere i giovani, è fondatore della Polisportiva San Giovanni Battista, che si è affermata come la prima realtà sportiva di Cesano Boscone per numeri, raccogliendo negli anni l’adesione di centinaia di ragazze e ragazzi.

Trova risposta alla sua propensione evangelica verso gli Ultimi e i poveri diventando il Responsabile della Caritas cittadina e Decanale e contribuendo all’avvio e allo sviluppo dell’Emporio della Solidarietà, “il supermercato che lavora per chiudere” che fornisce generi di prima necessità a oltre 4.000 persone indigenti.

Il suo percorso di fede lo porta più recentemente a svolgere il Magistero in qualità di Diacono. Assegnato alla parrocchia di Cusago, si distingue anche in quel contesto per il suo impegno al servizio del prossimo e il comune decide di insignirlo del “Vincenzino d’Oro”.

 

CRISTINA SACCHI

Cesanese da sempre, si è impegnata fin da ragazza nel volontariato in ambito parrocchiale e ha intrapreso la professione di infermiera conseguendo anche il diploma per assistente di comunità infantile.

Insieme a Tommaso e ai suoi primi tre figli ospita, per un periodo, un bambino bielorusso per potergli offrire le cure necessarie e permettergli di vivere momenti sereni in famiglia. Questa esperienza la segna profondamente. Capisce che il desiderio più grande è per lei quello di aprire le porte a chiunque ne abbia bisogno.

Nel 2003 intraprende l’esperienza dell’affido partecipando a corsi formativi e confronti continui con équipe di educatori per accogliere bambini e ragazzi con vissuti particolarmente traumatici, destinati altrimenti ad una vita di comunità.

Comincia un percorso che porta la coppia a prendersi cura di bambini in difficoltà fino a fondare nel 2011 la casa famiglia La Tenda di Giobbe a cui si dedica tuttora con il coinvolgimento di tanti volontari.

Negli anni non sono mancate le battaglie che hanno avuto visibilità anche sulla stampa nazionale.

Intraprende una lotta a livello istituzionale affinché il ruolo di madre affidataria ottenga gli stessi diritti di cui godono le madri di figli naturali o adottivi. Chiede a gran voce di colmare il vuoto normativo incapace di scorgere la differenza tra un genitore e un educatore.

D’altronde a casa sua non c’è differenza tra figli naturali e figli affidatari. Il suo amore, le sue cure e la sua dedizione sono le stesse per gli oltre 30 tra bambini e ragazzi che ha accolto e che sono nati dal suo matrimonio.

Alcuni sono rimasti per pochi giorni, altri per pochi mesi, qualche anno o per lunghi periodi. Tutti hanno ricevuto affetto, sorrisi, abbracci, attenzioni, qualche sì e qualche no, 24 ore su 24.

I bambini accolti i primi anni sono ormai diventati adulti. Il rapporto profondo in famiglia ha permesso loro di trovare uno spazio di crescita sicuro e di nutrire un sentimento di affetto e di amicizia che dura nel tempo.

 

 

Seconda edizione "Premio Caesius" anno 2022

 

MARIA VITTORIA AMANTEA

Con la sua guida l’istituto Falcone Righi è stato per diversi anni uno dei migliori istituti di Milano e provincia confermato da “Eduscopio”, la classifica delle scuole che preparano meglio gli studenti. La scuola di Corsico è infatti un’eccellenza per quanto riguarda la formazione e la preparazione al lavoro.

Risultati che confermano il fatto che quando un corpo docente è una squadra con un’ottima guida, i risultati sono notevoli.

Merito anche di una valorizzazione delle potenzialità di tutto il personale della scuola, che è diventato nel tempo una vera e propria comunità solidale e punto di riferimento del territorio.

Numerose sono le aziende che cercano i migliori allievi ancora prima che questi terminino gli studi, grazie ai laboratori e all’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro, senza però perdere di vista l’orientamento con giornate presso gli atenei.

Oltre all’attenzione per il personale, per gli allievi e per la struttura c’è lo sguardo al territorio, con il coinvolgimento di ragazzi e di docenti nei percorsi educativi dedicati alla legalità, all’ambiente, alle differenze di genere e alle pari opportunità. Numerosi i progetti, gli spettacoli teatrali, le presentazioni su questi temi che coinvolgono centinaia tra educatori e ragazzi.

 

DONATELLA BOTTONI

Ha incontrato nella sua carriera trentennale generazioni di bambini cesanesi, accompagnandoli nel primo approccio al mondo scolastico, suscitando in loro l’interesse e l’amore verso la conoscenza, in un clima accogliente e rassicurante.

Prezioso punto di riferimento per le famiglie dei suoi alunni, ha creato un team di lavoro, formando i docenti e guidando la scuola Walt Disney con uno stile educativo che la caratterizza ancora oggi.

La sua prematura scomparsa ha lasciando un enorme vuoto nella sua famiglia, nelle colleghe e nei grandi e piccoli cesanesi che hanno avuto la fortuna di conoscerla e amarla.

Un dolore collettivo, di un’intera comunità, segno di quanto un'insegnante che svolge il suo lavoro con passione, dedizione e amore, possa lasciare nel cuore di tutti.

Amici, familiari e colleghe - orfani di una guida così importante - hanno voluto dare un senso a questo grande lutto creando qualcosa di costruttivo che lei avrebbe senz’altro approvato.

È stata da subito avviata una raccolta fondi che ha permesso di aprire un polo scolastico a Bauleni, un villaggio in Zambia, permettendo a tanti bambini di accedere alla struttura scolastica. La struttura è dedicata a lei, per tutti “la maestra Dona”.

 

SALVATORE INDINO

Protagonista della vita politica, sociale e culturale di Cesano Boscone, ha ricoperto nel tempo diversi ruoli: vicesindaco e assessore ai lavori pubblici tra gli anni ‘80 e ‘90, ideatore e presidente della cooperativa “Prospettive nuove”, ideatore e presidente della Festa Patronale e presidente del centro culturale “Città viva” con la quale gestisce da tanti anni il Cinema teatro Cristallo.

Diversi i riconoscimenti che ha ricevuto: tra questi il premio Isimbardi della Provincia di Milano nel 2008 e il biglietto d’oro per il Cinema teatro Cristallo.

Ha operato con passione per la comunità coinvolgendo con il suo entusiasmo centinaia di volontari disposti insieme a lui a dare il proprio contributo a beneficio della città di Cesano Boscone, riservando una particolare attenzione ai più fragili. Basta pensare alla cooperativa Prospettive nuove che ha offerto lavoro proprio a coloro cui don Pogliani, fondatore di Sacra Famiglia, prestava particolare attenzione.

Con lui il Cinema teatro Cristallo ha potuto per oltre 50 anni garantire in tutto il Sud Ovest un’offerta culturale di alto livello e ha saputo, anche nei momenti di crisi, innovarsi per proporre alla collettività prime visioni, opere in diretta e stagioni teatrali con attori di fama internazionale. Numerosi anche i progetti rivolti alle scuole del territorio e tantissime le persone e le famiglie che da Milano e da altri comuni scelgono l’offerta del cinema e degli spettacoli del Cristallo.

 

LUCIO MODERATO

Psicologo e psicoterapeuta, è stato docente presso l’Università Cattolica e direttore dei Servizi Innovativi per l’Autismo presso la Fondazione Sacra famiglia.

Ha creato il modello rivoluzionario “SUPERABILITY” che ha ottenuto risultati sorprendenti nell’approccio all’autismo, fino a strutturare il servizio di counseling territoriale. È arrivato persino nella lontana Africa dove ha progettato un centro per l’autismo.

Ha portato avanti un importante progetto di inclusione sociale per adulti autistici denominato “Durante e dopo di noi”, coinvolgendo enti, aziende e società per l’inserimento lavorativo di ragazzi.

Nel 2017 il Presidente Mattarella gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica Italiana per i suoi meriti umani scientifici.

Lo scorso febbraio a Milano è stata intitolata a suo nome un’aula presso la scuola “Futuro lavoro” aperta dal Presidente della fondazione “Un futuro per l’Asperger”.

È stato prima di tutto un uomo di grande umanità, sempre disponibile verso i ragazzi e le loro famiglie con sostegno clinico e morale.

Impossibile citare la moltitudine di interventi, corsi di formazione, convegni, congressi, pubblicazioni.

Il professore che aveva uno sguardo unico sull’autismo ci ha lasciato il 10 dicembre 2020.

 

LEANDRO GIULIO SCHENA

Vincitore presso la “Sapienza “di Roma della cattedra di linguistica francese, è stato ricercatore presso la Cattolica di Milano, associato presso l’università di Parma. Successivamente professore ordinario a Trieste dove ha diretto per 10 anni la sezione di francese della Scuola Superiore per Interpreti e traduttori. Prosegue la carriera all’università di Bologna e di Reggio Emilia. Negli anni Novanta ha diretto il centro linguistico della Bocconi e lo ha coordinato fino a pochi anni fa organizzando convegni internazionali sui linguaggi specialistici, coinvolgendo i più accreditati studiosi delle varie discipline.

Il respiro internazionale della sua attività scientifica è confermato nel volume “Storia della lingua francese” (Istituto Nazionale della Lingua Francese, CNRS) nel quale figura tra i cento titoli più significativi della lingua francese dal 1945 al 2000.

Per meriti culturali è stato insignito del titolo di “Cavaliere dell’Ordine delle Palme Accademiche” con decreto del primo Ministro francese e nominato “Cavaliere dell’Ordine nazionale al Merito” con decreto del Presidente della Repubblica francese.

Nell’ultimo decennio ha ideato e condotto un ciclo di incontri con diversi personaggi Nobel per la letteratura, di cui l’ultimo omaggio è ad Albert Camus.

Tuttora aderisce al “Dottorato in linguistica francese” di cui è stato co-fondatore e primo direttore.

Studioso per professione e per passione, totalmente coinvolto dai suoi impegni scientifico-letterari e dai suoi studi di linguistica e grammatologia francese, ha trascorso una vita immersa nel mondo della cultura in tutte le sue manifestazioni.

 

 

Terza edizione "Premio Caesius" anno 2023

 

ALBERTO IOAN BAIASU

È nato il 31 gennaio 2011 in Italia ed è cittadino rumeno. Nel 2018 si trasferisce da Corsico a Cesano Boscone, insieme ai genitori e alla sorellina.

Frequenta la seconda media a indirizzo linguistico dell’Istituto Alessandrini di via Bramante, dove si distingue per l’ottimo rendimento scolastico.

Non si tratta però del classico ragazzo bravo a scuola, premuroso con gli amici e collaborativo in famiglia, anche se questo potrebbe bastare. Ha una singolare qualità per la sua età: possiede uno sguardo particolarmente attento su chi gli sta intorno, che lo porta a calarsi nei panni degli altri e a comprenderne le difficoltà. Offre sempre il suo aiuto, in modo naturale e delicato, senza mai sottolineare gli eventuali disagi.

La pandemia ha toccato particolarmente i nostri giovani, pesando in modo sostanziale sia sull’attività di studio che sulla socialità in generale. Le mancate situazioni di incontro e di condivisione, hanno accentuando in parecchi casi atteggiamenti di individualismo.

Nonostante il brutto periodo trascorso, lui non è cambiato e ha continuato ad aiutare i compagni in difficoltà, spiegando quando necessario gli argomenti trattati durante la lezione e agendo come un vero e proprio collaboratore degli insegnanti.

È particolarmente vicino a un compagno di classe; lo aiuta spesso e, in occasione di attività scolastiche più complesse, si preoccupa che l’amico abbia portato a termine il proprio compito prima di completare il suo.

Anche durante le uscite didattiche gli trasmette sicurezza standogli vicino, condividendo i momenti di svago e divertimento insieme agli altri compagni.

Quando, in occasione di lavori di gruppo, gli alunni organizzano le attività incontrandosi online, lui cerca sempre di proporre un confronto in presenza, occupandosi della gestione delle attività e tenendo spesso per sé la parte più ostica degli argomenti da trattare.

È un ragazzo come tanti, che ama lo sport e che ha molti interessi; gli piace la musica, suona il pianoforte e frequenta lezioni di canto.

Ciò che colpisce maggiormente è la capacità empatica, la totale spontaneità dei suoi gesti, al punto che si stupisce molto quando le sue azioni, la sua disponibilità e gentilezza suscitano clamore, perché per lui quelle accortezze nei confronti degli altri sono assoluta normalità.

Questo riconoscimento è un ringraziamento simbolico degli adulti e delle istituzioni, nei confronti di un mondo, quello dei giovani, capace di sentimenti e comportamenti positivi che fanno sperare in un futuro migliore.



RINA GIOLA COLOMBO

Ha insegnato per diversi anni alle scuole medie dell’ex collegio Divin Redentore dell’Istituto Sacra Famiglia e, successivamente, alla scuola media Alessandrini come docente di lettere.

Il suo lavoro non si è mai limitato a una semplice trasmissione di conoscenze. È sempre stato troppo importante il rapporto educativo e affettivo con i suoi alunni che è poi continuato nel tempo, con un’attenzione particolare nei confronti di coloro che vivevano situazioni personali o familiari difficili.

Mamma di 5 figli e moglie per 52 anni di Luigi Colombo, medico molto conosciuto e apprezzato da tutti, ha gestito sempre gli impegni familiari senza mai negare tempo e attenzione ai problemi delle persone perseguendo il suo desiderio innato di essere utile agli altri.

Negli anni ‘90, su proposta del parroco di Cesano don Lino Maggioni, è stata chiamata a dare vita al Centro di Ascolto “Auxilium”, organismo pastorale di Caritas Ambrosiana che promuove la carità e la cura nei confronti degli ultimi; impegno che ha sempre portato avanti con passione e responsabilità.

Rina è una donna concreta, empatica e sorridente, capace di trasmettere serenità a chi le sta vicino. Con instancabile dedizione, senza preoccuparsi più di tanto in merito a orari e giornate di ricevimento del Centro di ascolto, è diventata un importante punto di riferimento per molti, sempre pronta all’accoglienza e all’ascolto.

Grazie al suo lavoro, unitamente a quello degli altri volontari, si è instaurata nel tempo una proficua collaborazione anche con diverse istituzioni ed enti, compresi i servizi sociali del Comune e l’Istituto Sacra Famiglia.

Molto intensa è stata inoltre negli ultimi anni l’attività di aiuto legata a cittadine e cittadini immigrati, per i quali da anni vengono anche organizzati i corsi di lingua italiana presso la Parrocchia San Giovanni Battista.

Sempre presente, attiva, generosa e collaborante, ha dato lustro al Comune di Cesano Boscone con estrema naturalezza e semplicità.

 

DON LUIGI LESMO

Viene ordinato sacerdote nel 1964. Quando arriva nella parrocchia di San Giovanni Battista è un ragazzo di 25 anni. Il momento è abbastanza difficile, caratterizzato da una forte immigrazione e da povertà diffusa.

Le difficoltà economiche non gli impediscono di riorganizzare con grande impegno le attività dell’oratorio; la sua intenzione è di creare un ambiente sano ed educativo dove accogliere i giovani, coinvolgendo in modo particolare ragazzi altrimenti destinati alla strada.

La sua diretta testimonianza di vita ha fornito un grande esempio e ha formato a livello educativo diverse generazioni, provenienti da ogni parte d’Italia.

Non ci ha messo molto a conquistare l’affetto di tutti, con la sua bici, il basco in testa, la sua statura imponente da gigante buono e il sorriso accogliente sempre stampato in viso.

Sotto il suo mantello nero, un pastrano da prete di campagna che indossava nei freddi inverni cesanesi, ha nascosto per gioco schiere di bambini che gli correvano incontro per salutarlo sul sagrato della chiesa o mentre camminava per strada.

Molte sono state le attività che ha realizzato in poco tempo:

- il calcio giovanile (catechesi sportiva), tramutando un campo agricolo in un’area da gioco dell’allora squadra locale “Olimpia”

- il gruppo teatrale amatoriale parrocchiale e l’oratorio estivo

- i primi campeggi a Courmayeur e a Ceresole Reale con il gruppo “Quintino Sella”, dove si dormiva in grandi tende da campo

- l’inizio delle vacanze nella “Casa alpina di Champorcher”, trasformata grazie alla fatica dei volontari, da rudere trascurato a luogo estremamente accogliente nella sua semplicità

- il cinema domenicale al piano terreno dell’oratorio, unico svago dei cesanesi di allora

- il giornale parrocchiale e la merenda pomeridiana offerta dopo il catechismo

- la raccolta di carta e cartone da riciclare per finanziare le varie attività oratoriali.

Sono tante le situazioni da potere elencare perché lui arrivava sempre lontano; tramite il suo intuito e le sue conoscenze scopriva situazioni difficili e creava una rete di aiuto, dove i protagonisti erano gli stessi ragazzi: una rete fatta di amicizia e comprensione delle fatiche reciproche, dove nessuno doveva rimanere escluso.

Quando è stato trasferito da Cesano, l’esempio che ha trasmesso attraverso il suo grande entusiasmo è rimasto come un regalo e ha superato il vuoto legato alla sua partenza, al punto che i bambini di allora ne conservano ancora la memoria.

Il suo percorso successivo, come le sue esperienze attuali, lo confermano come una figura particolarmente apprezzata e amata per la grande apertura intellettuale, la cura spirituale e la dedizione in particolare nei confronti degli ammalati.